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Il ponte ci collega

  • Immagine del redattore: Barbara Groove Bisello
    Barbara Groove Bisello
  • 20 set 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

La simbologia del ponte. Rosemary Gordon, psicoanalista junghiana della scuola londinese, ce la spiega così:

Il ponte é una metafora di ciò che mette in relazione unità che stanno tra loro distanti oltre che distinte, rendendo possibili passaggi e congiunzioni altrimenti impensabili.

Immagine concreta del simbolo, il ponte rimanda a ciò che l'uomo ha imparato a costruire per superare la condizione dolorosa e paralizzante di scissione e isolamento tra sé e l'altro (dimensione interpersonale) o tra parti di sé (dimensione intrapsichica).

L'esperienza del conflitto, la sofferenza della separazione e contemporaneamente l'attrazione verso ciò che è sconosciuto, la spinta verso l'oltre, l'altro, il diverso, ha attivato nell'essere umano la capacità creativa di gettare dei ponti (il linguaggio, la metafora, il dialogo, …) che consentono comunicazione e possibilità di incontro tra differenti sponde, senza per questo ostacolare né ostruire il fluire di ciò che in mezzo scorre.

"Dove si costruiscono ponti non ci sono assimilazione, fusione o identificazione totali, ma neppure scissione o isolamento." Il ponte è cioè esperienza concreta di unità e diversità insieme, di opposti che solo in quanto si sono riconosciuti tali possono infine arrivare a congiungersi.

E TU, QUALE PONTE VUOI ESSERE?

 
 
 

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